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Marco Polo - favola sinfonica

Concerti

Direttore, Gianpiero Brignone

Narratore, Ugo Fea

 

Favola musicale per Narratore e Orchestra di fiati e percussioni. Questo lavoro è ispirato al celebre libro “Il Milione” scritto da Rustichello da Pisa alla fine del 1200. La composizione è strumentata sia per concert band che per fanfara ed è prevista una voce narrante che racconta l’intera vicenda.

Marco Polo (Venezia 1254), figlio di mercanti veneziani, parte, nel 1271, con il padre Niccolò e lo zio Matteo, verso la lontana Cina alla corte dell’imperatore mongolo Kublai Khan. Il lungo viaggio, durato tre anni e mezzo, porta i Polo ad attraversare la Turchia, l’Asia Centrale, il Pamir e il deserto del Gobi. L’intelligenza del giovane Marco e la sua curiosità nei confronti di costumi e lingue nuove, desta così tanto l’interesse dell’imperatore che egli decide di tenerlo alla sua corte nominandolo ambasciatore. Questo incarico lo porta nella Cina del sud appena conquistata ed in altre parti dell’Asia meridionale. Nel 1292 il Gran Khan Kublai accetta, seppur a malincuore, di lasciarlo andare via. Marco, dopo 17 anni passati al suo servizio, può finalmente ritornare a Venezia, non prima, però, di portare a termine l’ultimo incarico del Gran Khan: accompagnare sua nipote, la principessa Kokachin, in Persia, dove sarebbe andata in sposa. Qualche anno dopo il suo arrivo a Venezia, si trova coinvolto in una battaglia navale contro i genovesi nella quale i veneziani sono sconfitti. Marco, quindi, viene catturato e portato in prigione a Genova dove conosce il cantastorie Rustichello da Pisa al quale detta il racconto del suo avventuroso viaggio. Dopo la scarcerazione, torna a Venezia e conduce una vita agiata fino alla morte avvenuta nel 1324.

 

L’Orchestra di Fiati e Percussioni costituisce un tassello importante nella formazione dei musicisti delle classi coinvolte.

All’interno delle orchestre i fiati hanno tradizionalmente il ruolo di solisti, mentre partecipano soltanto raramente al sostegno ritmico o armonico. Tuttavia, durante il loro percorso formativo, gli studenti hanno bisogno di confrontarsi anche con un repertorio in cui la struttura del brano sia demandata completamente ai legni e agli ottoni. L’offerta formativa dell’Orchestra di Fiati e Percussioni si propone di colmare questa lacuna. L’impegno che viene richiesto ai musicisti è in questo caso molto diverso da quello degli altri tipi di ensemble. Le competenze che vengono sviluppate sono in particolare la resistenza fisica, la concentrazione, l’attenzione e la precisione ritmica. L’Orchestra rappresenta un banco di prova importante anche per la classe di percussioni, che lavora qui a stretto contatto con i fiati. Le orchestre di fiati e percussioni sono infatti molto diffuse nel mondo e in particolare negli Stati Uniti, dove è frequente che queste orchestre aprano i più importanti eventi sportivi. Il repertorio è costituito da materiale originale scritto per orchestra di fiati e percussioni, cioè brani pensati esattamente per questo tipo di ensemble. Il progetto permette di coinvolgere anche gli allievi alle prime armi, i quali vengono accolti da subito in un ambiente estremamente formativo e stimolante.

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